La città di Pomezia.
Pomezia è un comune della provincia di Roma il cui nome deriva da un’antica città latina e volsca: Suessa Pometia. Ma riconnesso all’immagine della dea romana Pomona, presente anche attualmente nello stemma del comune, signigica anche “città dei pomi” e al tempo stesso rispondeva all’esigenza fascista di creare un uomo antiurbano, antioperaio e idealmente più vicino alla terra e al mondo agricolo.
Pomezia, quinto comune dell’Agro Pontino, nasce infatti a seguito della bonifica della palude pontina messa in atto dal governo fascista di Benito Mussolini con la legge del 1928 di “Bonifica Integrale”.
Dopo la nascita di Littoria (oggi Latina), Sabaudia, Pontinia, Aprilia e altri piccoli centri rurali comunemente definiti borghi, il 25 aprile del 1938 il duce, dinnanzi a circa 20.000 persone, pose la “prima pietra” della nuova città, benedetta dal parroco di Pratica di Mare Monsignor Trovalusci.
Il 29 ottobre del 1939 fu così inaugurata la città di Pomezia, l’ultima costruita e la più vicina a Roma e ai Castelli Romani e progettata come centro a vocazione agricola, nel dopoguerra, grazie anche alla sua vicinanza con Roma, divenne progressivamente un importante centro industriale del Lazio.
Cosa vedere a Pomezia
- Museo Archeologio Lavinium
Il Museo Archeologico, nato nel 2005, si trova in località Pratica di Mare, presso il Borgo Medievale che occupa l’acropoli dell’antico centro di Lavinium, la città sacra dei Latini. Nelle varie sezioni sono esposti reperti databili tra il X sec. a.C. e l’età romana, fra cui si possono segnalare nella sala di “Minerva Tritonia” la statua di Minerva e le grandi statue votive in terracotta, prevalentemente femminili, provenienti dal santuario della dea frequentato dall’aristocrazia lavinate.