Ad Aquafelix caccia al tesoro solidale per sconfiggere la paura del rientro sui banchi
Cambiare il mondo con piccoli gesti quotidiani, si può! È questa la missione di un gruppo di supereroi pronti a “sbarcare” il 28 agosto a Civitavecchia, nella splendida cornice del parco Aquafelix, per dare vita ad una insolita caccia al tesoro divertente ed educativa: “A scuola con i supereroi per un mondo migliore”.
Per molti bambini e ragazzi “l’incubo” della riapertura delle scuole sta infatti per prendere il sopravvento. Le vacanze terminano e si torna sui banchi, qualcuno forse per la sua prima volta, ed ecco che la paura, la timidezza, rischiano di creare qualche difficoltà. Nessun problema per i mitici personaggi della fantasia che aiuteranno i piccoli visitatori di Aquafelix a capire quanto può essere bello imparare e studiare per andare alla scoperta del mondo.
Attraverso il gioco i ragazzi potranno apprendere nozioni importanti e rendersi conto di avere poteri speciali, come ad esempio quello di contribuire ad aiutare il prossimo ed utilizzare il sorriso per affrontare al meglio i problemi della vita reale. Andare a scuola può rivelarsi una grande opportunità e per scoprirlo basterà seguire l’esempio dei celebri protagonisti di fumetti, cartoon e film. Anche loro sono andati a scuola e con la forza e la perseveranza hanno “vinto” ogni nemico e ogni paura.
È proprio questo lo scopo della caccia al tesoro, con la presenza degli artisti delle realtà Ciadd Radio e Tv e I Paesi Uniti della Sabina capitanati dall’attrice e conduttrice televisiva Emanuela Petroni, con tanti film all’attivo, Pasquale Sciandra, Paul Polidori ed altri, che oltre a far divertire i partecipanti (che potranno iscriversi gratuitamente sul posto) li aiuterà a superare semplici prove di cultura, tra italiano, matematica, storia, geografia, ed avrà anche un finale solidale. Come in ogni lieto fine che si rispetti, infatti, l’iniziativa premierà i primi classificati anche con del materiale scolastico, una parte del quale potrà essere donato dal vincitore ad associazioni o case famiglia del territorio per compiere così la prima “operazione bontà”.